Un piccolo passo per l'uomo ... un piccolo passo per l'uomo.

Dopo aver riesumato, preda del tipico fancazzismo estivo, la veneranda Playstation regalatami per i miei 18 anni, mi sono reso conto di quanto fosse antiquata in confronto alle console di nuova generazione e mesto la riposi dopo qualche ora di gioco nella sua confezione ... va bene il vintage, ma non esageriamo. Quindi ieri sono saltato a piè pari nel XXI secolo con l'acquisto di una Xbox e, appena accesa, mi sono reso conto che se prima a essere antiquata era la mia vecchia compagna di giochi adesso l'antiquato ero io, visto che non sapevo proprio districarmi da quei menu dalla grafica brillante e interattiva ... capita di sentirsi vecchi in occasioni del genere, ma comunque spero che i Dante's Inferno, Gears of War 2 e compagnia cantante mi rimettano al più presto in pari con tutti i più o meno gggiovani che, nelle discussioni tecnologiche su questo argomento, a volte mi fanno sentire alquanto spaesato.
La domanda è: ma questo era un acquisto da fare per forza? La risposta è: NO!
Ma spero mi comprenderete ...

La meraviglia di Benjamin Lacombe

... così scopro che non esistono solo i Movie Trailers, ma anche i Book Trailers ... e quello dell'ultimo libro di Benjamin Lacombe mette voglia.

Il etait une fois - Benjamin Lacombe from B&C on Vimeo.

The Avengers

E' inutile, nel secolo scorso ci si divertiva molto di più nell'invenzione e caratterizzazione delle serie televisive; libera da serial interminabili con gente sbracata su un'isola, medici di qualunque tipo e polizieschi ultra cattivi ma ancora di più noiosi, la TV produceva cose con un gusto sia stilistico che ludico molto alto ...
Per esempio, una di queste era "The Avengers" la cui sigla di serie in serie manteneva sempre una giocosità e uno stile da lustrarsi gli occhi. Devo comprarmi una bombetta alla John Steed, nostalgia canaglia!

Air Fighters

Fitz-James O'Brien

Devo assolutamente trovare roba di questo tizio, ma so già che sarà una mezza missione impossibile ... quasi quanto trovare qualcosa di Flaiano nelle librerie pescaresi.

U.S.A. takeaway

POSTers pt.2

Stasera tutto avrà inizio, tutto ... vabè, esageriamo. Quasi tutto o una buona parte di tutto, dipende dai punti di vista (vi dirò, dal mio ci avviciniamo quasi all'80% del tutto), inizierà stasera. Mi sto dilungando, lo so ... ma il blog è mio e mi dilungo quanto mi pare, cazzo mi frega. Se neanche nel mio blog mi posso dilungare è proprio la fine, dove andremo a finire, un pover'uomo si fa un blog apposta per farci il comodo proprio o no?! Chi ha un blog capirà. Vabè, andiamo avanti. Il fatto è che stasera avrà inizio la mia personale mostra estemporanealitoraneaoppinacea POSTers, e anche quest'anno ho chiesto ospitalità a Faust & Ale del PostBar che me l'hanno gentilmente e pazientemente concessa. Cosa non si fa per dare un briciolo di speranza a poveri psuedoartisti pseudogiovani in cerca di spazi di espressione! Eh ... le cose ultimamente sono molto peggiorate riguardo questo tema, gli spazi d'espressione intendo. C'è una continua mancanza di spazi e nella maggior parte dei casi anche d'espressione. Sono troppo prolisso ... forse si, vi siete stancati di leggere e siete corsi ad aggiornare il vostro stato di Facebook scrivendo "abbasso la gente che abusa del proprio blog per scrivere cose delle quali a me non frega un cazzo", o qualcosa del genere. Nel caso, segnalatemelo.
Bene, chiudiamola qui.
Da oggi e per un mesetto troverete alcune delle mie stampe allocate presso le pareti del PostBar (via Catone 25, Pescara) di Faustino e Alessandra.
Grazie per la pazienza, ragazzi!

Il ladro di orchidee

Circostanze quotidianamente sfavorevoli

Forse per rendere 'sto mondo magari non perfetto, ma almeno più giusto, basterebbe che tutti facessero quello che dicono sempre di voler fare.

Togliere per aggiungere.

Sperimento nuovi progetti e ... mi rendo conto di quanto sia molto più difficile togliere piuttosto che aggiungere. La semplicità è davvero difficile da raggiungere, un tratto lineare può dire molto più di molteplici ghirigori e questa cosa su cui sto lavorando ultimamente è una continua sfida con me stesso. Aggiungi. Togli. Aggiungi. Togli. Cambia tutto e lascialo com'è, non perderci troppo tempo per non perderne il senso. E' sempre il primo impatto quello che conta, la gente non ha (purtroppo) tempo da perdere dietro i tuoi intricati giochi mentali. Questo è. A lavoro concluso, starò ancora lì a domandarmi se ne vale la pena.

W. Heath Robinson

Sempre più in basso.

Ecco cosa succede quando Davide viene privato della sua fionda durante la lotta contro Golia.
Potete andare al sito gestito dall'Associazione che aiuta le vittime dell'usura cliccando qui.

E ogni giorno s'impara qualcosa ...

... tipo che la Famiglia Addams ha preso il nome da quello del suo autore Charles Addams, fumettista nero e causticamente ironico (nonchè, si dice, tombeur de femme niente male) e che, al contrario di quanti molti forse pensavano (io lo pensavo, per esempio) il telefilm è stato prodotto solo successivamente al fumetto e proprio in quell'occasione ai personaggi è stato dato il nome che tutti conosciamo, Gomez, Morticia, ecc ecc.

Pensandoci, non sarebbe male un trasposizione cinematografica SERIA della Famiglia Addams, più attinente al fumetto originale in relazione all'aspetto dei personaggi e alle sue atmosfere, ad opera di Tim Burton ... non sarebbe male davvero.

Loved by You

L'ultimo/a arrivato/a della serie POSTers è il mio tentativo di mettere in risalto l'aspetto più umano e fragile di una delle maggiori icone pop dello scorso secolo.

Fritz the Cat

La copertina del disco con la colonna sonora del lungometraggio d'animazione Fritz the Cat, dell'inimitabile Robert Crumb.

I tre volti della paura

Dopo aver visto un film del genere non puoi far altro che alzare le mani e arrenderti. Per poi accendere tutte le luci lungo il percorso verso la camera da letto.